Il 2015 ha registrato un significativo boom per le aziende che sviluppano droni per agricoltura, ma solo un anno dopo gli iniziali 326 milioni di dollari stanziati dagli investitori per finanziare l’impiego di velivoli senza pilota si erano già ridotti del 64%. Una totale inversione di tendenza che segna sul nascere un fenomeno interessante o c’è dell’altro?

In realtà sempre più aziende agricole decidono di affidarsi alle potenzialità del drone in agricoltura. L’importante è non avere pretese irrealistiche.

Droni per agricoltura: gli sviluppi del settore

In agricoltura, i droni vengono sfruttati per la loro capacità di registrare, attraverso una telecamera multispettrale, le radiazioni luminose provenienti dalla vegetazione. Le immagini ottenute, se opportunamente elaborate, forniscono le cosiddette mappe di vigore, in grado di segnalare lo stato di salute della vegetazione.

Individuando le zone sotto stress, ad esempio a causa di una carenza idrica, di un attacco fungino o di parassiti, è possibile intervenire tempestivamente. Stiamo parlando di estensioni coltivate anche molto estese, dove uno sguardo dall’alto può tenere sotto controllo un campo di mais di alcune centinaia di ettari.

Come sfruttare le potenzialità del drone in agricoltura

Come abbiamo detto i rilievi fotografici con le termo-camere e gli obiettivi a infrarossi mostrano le coltivazioni da un punto di vista completamente nuovo. Montati a bordo di droni, questi sensori forniscono dati preziosi per aumentare le rese risparmiando acqua e pesticidi.

In fondo i droni sono solamente uno strumento che consente di portare in alto ciò che veramente fa la differenza: i sensori necessari a registrare i dati. Oltre a costare meno i rilievi video-fotografici realizzati da droni sono molto più precisi di quelli satellitari. I dati ottenuti in questo modo possono suggerire di irrigare meglio (o di meno) alcune porzioni di campo, indicare quali piante hanno bisogno di essere concimate e se è il momento di intervenire contro le erbe infestanti.

Che cosa è possibile ottenere

L’obiettivo numero uno è quello di avere un raccolto uniforme e della stessa qualità, oltre ovviamente a evitare di sprecare inutilmente tempo e soldi. anche perché l’esperienza non basta: spesso le immagini ottenute sorprendono gli stessi agricoltori, con campi apparentemente simili che però rispondono in modo anche molto diverso tra loro.

I droni sono dunque utilissimi in agricoltura e hanno dalla loro il vantaggio di essere economicamente competitivi.

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